Hume

 HUME-L'oggetto della filosofia di Hume è il sapere che l'uomo ha della realtà. Il suo centro dello studio filosofico è l'uomo, da


questa scienza dipendono tutte le altre perchè ognuna di essa deve essere studiata dal modo in cui l'uomo organizza la realtà.

La sua filosofia si basa sulla critica alle idee astratte legate all'esperienza.

-Per Hume bisogna stare attenti a come si usano le parole perchè un uso sbagliato potrebbe portare a realtà diverse. Lo studio dell'uniformità della natura umana si svolge attraverso un metodo induttivo senza fermarsi all'intelletto perche la conoscenza coinvolge tutta la natura umana.


LE IDEE-Per Hume l'unica fonte di conoscenza è l'esperienza che si distingue in impressioni e idee.

Le impressioni corrispondono ai fenomeni nel momento in cui vengono percepiti, Mentre Le Idee sono il ricordo e possono a loro volta essere Semplici se si riferiscono ad una singola impressione o Complesse se si riferiscono a sistemi di idee semplici.

Il pensiero imita o rielabora l'esperienza.

Il legame che unisce le idee semplici e quelle complesse è identificato come immaginazione, da un altro lato vi è una dolce forza che le unisce.

In questo modo si arriva a pensare che vi è un'associazione che deriva dalle caratteristiche delle idee elementari le cui leggi sono universali perchè dipendono dalle idee. Queste leggi sono determinate da somiglianza, continuità nel tempo e relazione di causa-effetto.

Hume fa un'ulteriore distinzione tra relazioni di idee che sono determinate dal pensiero e sono necessarie, e le materie di fatto che sono contingenti perchè il loro contrario può sempre esistere(il sole sorgerà domani).

Le idee possono sempre essere dimostrate tramite un ragionamento deduttivo ma la loro validità è comunque messa in dubbio.


Il PRINCIPIO DI CAUSALITÀ fa capire tramite le capacità induttive che gli eventi sono legati tra loro ma non necessariamente. -Il principio viene criticato con l'esempio di una palla da biliardo che colpisce una seconda. -Se immaginiamo una persona priva di esperienza, di fronte alla palla non sa come sarà il movimento della seconda, ma dopo aver assistito all'evento potrà anticiparne il movimento.-Con questo esempio capiamo che è possibile conoscere gli eventi solo dopo averli vissuti.

Dopo aver criticato questo principio, propone una soluzione scettica.

Assume una posizione importante il concetto di abitudine. Riferendoci all'esempio della palla da biliardo, l'uomo senza esperienza imparerà i fenomeni solo con l'abitudine.

-Sulla base dell'abitudine ci si chiede perchè una legge generale dipenda dall'osservazione di 100 esperienze e non da una una sola osservazione.

Possiamo rispondere a questa domanda affermando che il numero sia determinante in quanto la legittimità è basata sull'abitudine dalla quale deriva la credenza che è un'associazione di idee. La credenza unisce fatti causa-effetto, come fa l'immaginazione prendendo per vere le associazioni delle credenze.


IL MONDO E L'IO-Noi percepiamo sempre spazi e tempi relativi. Lo spazio è la disposizione delle cose fuori di noi mentre il tempo è la successione degli eventi. Hume affronta anche il problema dell'esistenza del mondo affermando che non si può dare una dimostrazione filosofica perché noi siamo a conoscenza solo delle idee, ma afferma anche che non si può dubitare di quest'esistenza perché la conoscenza è fondata su di esso. Hume afferma che l'esperienza è data da percezioni non collegate tra di loro che però noi tendiamo a collegarle per dare continuità al mondo. Hume afferma che l'identità personale è solo un fascio di idee e non una sostanza e afferma anche che la sostanza è solo una costruzione dell'intelletto e non una cosa reale. L'identità personale è una credenza che permette all'uomo di vedersi in modo continuativo.

SCETTICISMO Lo scetticismo di Hume traccia dei limiti secondo i quali la conoscenza può nascere solo dall'esperienza e ciò di cui non si può avere esperienza non può essere oggetto di scienza. Per Hume non esiste una corrispondenza tra idee e fatti perché derivano entrambe dai nostri sensi. Hume afferma che noi non conosciamo mai le cose ma solo le impressioni le quali sono sempre probabili, e solo quando questa probabilità è

quasi totale diviene certezza.

Hume afferma l'esistenza di una LA MORALE DEL SENTIMENTO che cerca di capire perché alcune azioni vengono considerate buone mentre altre malvagie per ricavarne osservazioni generali. Afferma ,infatti, che non è possibile stabilire delle norme generali in ambito morale perché dovrebbero essere ricondotte a un'origine esperienziale. Hume spiega che noi percepiamo un comportamento come giusto o sbagliato e solo successivamente ne motiviamo la reazione. Hume sostiene anche che nell'uomo è presente una simpatia verso i propri simili, intesa come spontanea benevolenza.


 

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