Galilei la nascita della scienza moderna

 


   Galileo Galilei viene considerato l'iniziatore della scienza moderna e, come abbiamo già detto nei precedenti appunti, utilizza in modo efficiente ed intelligente due strumenti tecnologici di grande valore: il cannochiale e il telescopio. Puntandoli al cielo, egli aveva la possibilità di sturiare le caratteristiche principali e i moti dei corpi celesti, per ricavarne importanti osservazioni e ottenendo fantastiche scoperte astronomiche, che pubblica nella sua opera intitolata Sidereus nuncius. Qui vengono riportate alcune delle più importanti scoperte:

  1. Le macchie solari: egli potè osservare che il Sole non è un corpo perfetto, ma è caratterizzato sulla superficie dalle cosiddette macchie solari.
  2. Crateri e catene montuose sulla Luna, corpo paragonato a quello terrestre grazie alla presenza di queste caratteristiche morfologiche.
  3. I quattro satelliti di Giove, detti anche 'medicei' in onore del Granduca di
  4. Toscana Cosimo Il de' Medici.

Queste scopere furono molto importanti per la scienza moderna poichè ribaltarono per un'ennesima volta o testi aristotelici e portavano all'affermazione della teoria copernicana, sostenuta in molte altre sue opere.

Ribadiamo sempre che l'osservazione dei fenomeni naturali e la matematica rappresentano le fondamenta del nuovo periodo scientifico, di cui non si può fare a meno per portare avanti una teoria che andrà provata all'interno dei laboratori.

Tuttavia la posizione che assume lo scienzato lo porta ad esporsi a tal punto che la Chiesa lo condanna. In particolare il padre domenicano Niccolò Lorini lo condannò per eresia copernicana, che metteva in netto contrasto la parola della Bibbia.


Il metodo scientifico di Galileo si basa su tre passaggi fondamentali:

  1. Le sensate esperienze= espressione con la quale Galileo indica l'esperienza sensibile, che avviene dunque mediante i cinque sensi, necessaria per l'osservazione dei fenomeni naturali. La vista è ritenuta il senso per eccellenza.
  2. Le necessarie dimostrazioni= espressione con la quale Galileo indica la formulazione di un'ipotesi, attraverso un processo deduttivo di natura logico-matematica.

All'epoca dello scienziato molti esperimenti non erano riproducibili, quindi non era possibile l'osservazione di determinati fenomeni naturali, e per questo Galileo si serve del processo deduttivo di carattere logico-

matematico per ricavarne importanti scoperte:

  • tutti i corpi cadono con la stessa velocità in assenza di forze d'attrito.
  • principio di inerzia, secondo il quale tutti i corpi mantengono, in assenza d'attrito, un moto rettilineo uniforme.

3) Cimento o verifica= ultimo passaggio del metodo che consiste nel provare la veridicità delle ipotesi formulate all'interno di un laboratorio, riproducendo gli esperimenti naturali in maniera artificiale.


La visione dell'Universo fisico di Galileo è puramente matematica e scientifica.

Egli distingue le qualità soggettive secondarie, di cui fanno parte l'odore, il colore, il sapore, il calore ecc e tutto ciò che proviene dall'esperienza sensibile dell'individuo, che quindi non rientra nella ricerca scientifica, mentre rientrano in quest'ultima le qualità oggettive primarie, che si basano su aspetti matematici e quantitativi, che permettono misurazioni e

calcoli di ogni genere.

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