Locke

 Locke è considerato il fondatore dell'empirismo inglese, una filosofia moderna che si sviluppa tra 1600 e 1700.


Questo pensiero rappresenta l'accordo tra cartenianesimo e rivoluzione scientifica.

Dal primo prende la terminologia e i concetti invece dal secondo l'importanza dell'esperienza e il nuovo metodo del sapere).

Con l'empirismo l'esperienza diventa la fonte della conoscenza e criterio di verità.

Proprio qua emerge la differenza con il razionalismo, l'empirismo pone un atteggiamento critico e limitativo, l'uomo non può accedere a tutti i campi del sapere se non ha le capacità mentali adatte - questa idea si svilupperà in particolare con Hume (ha un indirizzo antimetafisico); mentre Locke non si distaccherà del tutto dalla metafisica.

La filosofia di Locke serve ad analizzare il mondo umano.

La sua opera Il Saggio sull'intelletto umano sarà uno dei modelli di riferimento per gli illuministi.


LA VITA


Nacque il 1632 a Wrington, e crebbe in un ambiente turbolento, la Prima Rivoluzione Inglese.

Studiò e insegnò ad Oxford, nella stessa Università.

Studiò Cartesio, Hobbes e Gassendi.

Più tardi si interessò di medicina, poi di economia e anche politica.

A 35 anni divenne segretario del conte di Shaftesbury, Lord Ashley, per motivi politici dovette esiliarsi in Francia e poi in Olanda, qui partecipò attivamente alla spedizione di Guglielmo d'Orange in Inghilterra, portata a termine con successo.

Ritornò in Inghilterra, iniziò il suo periodo di scrittura di trattati e Saggi, i più importanti sono Il Saggio sull'intelletto umano (1690) e La Lettera sulla tolleranza (1689).


LA RAGIONE


La concezione della ragione di Locke è in opposizione a quella di Cartesio.

Per Locke la Ragione umana non è unica o uguale in tutti gli esseri umani e soprattutto non è autonoma poiché ricava i principi e le idee dall'esperienza.

L'esperienza ricava il materiale (idee semplici) che studia la Ragione, poi sta a lei ordinare e formare idee complesse, anche in questo ultimo processo la Ragione è sempre controllata dall'esperienza per evitare di sfociare in ambiti come la metafisica che rappresentano dei vincoli per l'uomo e la sua mente.

Nonostante ciò la Ragione è l'unica guida efficace per l'uomo e quindi si deve accontentare.

L'opera più importante di Locke - Il Saggio dell'intelletto umano, nasce con l'idea di trovare delle soluzioni a problematiche non legate alla filosofia, emersa durante una riunione con i suoi amici.

Ma prima di passare a quelle questioni, si pose lo scopo di analizzare le reali capacità dell'uomo.

Cosi Locke fu il primo a condurre un'indagine volta a conoscere le capacità e i limiti dell'uomo, attraverso un'indagine critica, caratteristica della filosofia moderna.


LA POLITICA


In politica, Locke viene definito il fondatore del Liberalismo, per cui con la sua visione di Stato, difende la libertà dei cittadini, della Chiesa e anche la libertà di culto e religione.

Secondo lui esiste una legge di natura, parallela alla ragione dell'uomo, che controlla le relazioni tra uomini nello Stato di Natura.

Anche Locke, come Hobbes prende in considerazione un ipotetico Stato di natura ma gli esiti presentano radicali differenze:

Per Hobbes lo Stato di Natura implica un uguaglianza di forza tra tutti gli uomini.

Mentre Locke c'è un uguaglianza ma di diritti, per cui nella sua visione ognuno ha un diritto che è naturale e limitato alla propria persona, e comprende il diritto alla propria vita, alla propria proprietà e alla propria libertà.

Inoltre l'uomo non è egoista ma è in grado di empatizzare con gli altri.






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